La sicurezza della superficie ZirTi.
Uno standard dalle alte prestazioni.
La superficie ZirTi è ottenuta con un processo tramite sabbiatura con ossido di zirconio e successiva acidatura con acidi minerali. Il trattamento conferisce una topografia a cui gli osteoblasti hanno dimostrato di adattarsi intimamente e su cui proliferano rapidamente. Con la sua rugosità di 1.3-1.7 µm rientra perfettamente nei parametri definiti dalla 2° Consensus Conference dell’EAO per ottenere un ottimo BIC.
La superficie ZirTi garantisce un ottimo BIC e livelli eccezionali di pulizia, essenziali per un’integrazione ottimale e duratura. Una scelta sicura per chi cerca risultati clinici affidabili e predicibili.
Rimozione totale dei residui di produzione dalla superficie dell’impianto
Maggiore quantità di superficie di titanio pulito a contatto con l’osso
Riduzione del tempo di reazione tra le cellule e il titanio
Aumento della coesione delle proteine
Evidenze scientifiche a supporto DELL' OSTEOINTEGRAZIONE DELLA SUPERFICIE UTM nei casi post-estrattivi.
Non tutte le superfici sono adeguate per dialogare sia con i tessuti molli che con i tessuti duri. Nel caso del trattamento UTM la microspira che corre lungo tutto il collo implantare ha dimostrato di essere un ottimo substrato sia per i fibroblasti che, se a contatto con l’osso, per gli osteoblasti mostrando dal punto di vista istologico e radiografico una perfetta osteointegrazione.
La ricerca istologica condotta prima in animale e poi in umano mostra non solo la presenza a 3 mesi di tessuto osseo mineralizzato a contatto con la porzione cilindrica del collo Prama inserito più in profondità, ma anche un fronte di avanzamento osteoblastico che procede in senso coronale.
La soluzione che si adatta a ogni sfida chirurgica
Post-estrattivi o creste sottili? Versatilità senza compromessi.
L’esperienza dei clinici ha dimostrato che nelle riabilitazioni post-estrattive immediate è possibile preservare i picchi ossei degli alveoli residui perché il collo convergente favorisce il mantenimento di tessuti spessi e sani. La morfologia a tronco di cono iperbolico permette di conservare tutto l’osso circonferenziale e di dare spazio al coagulo, mentre il trattamento UTM (Ultrathin Threaded Microsurface) del collo consente una stabilizzazione e una organizzazione delle fibre ottimale che accelera il processo di guarigione.
Alveolo post estrattivo
Tutti questi aspetti contribuiscono alla rigenerazione naturale dell’osso circonferenziale dimostrando che le peculiarità chirurgiche e morfologiche dell’impianto Prama giocano un ruolo primario per ottenere gli ottimi esiti biologici ed estetici a cui oramai gli utilizzatori Prama sono abituati.
Guarigione
Creste sottili
Di fronte a creste particolarmente sottili, o con conformazione a lama di coltello nella quale la parte più coronale della cresta è molto sottile, per poi allargarsi ampiamente dopo qualche millimetro, l’utilizzo di impianti bone level o transmucosi con tradizionale morfologia divergente obbligherebbe a ricorrere a materiale da rigenerazione per coprire le spire esposte, proteggendo poi il sito con membrane.
Prama consente di affrontare questo tipo di sfide cliniche con maggiore predicibilità e tranquillità.
Courtesy of dr. Giuseppe Pellitteri
Spira reverse buttress per una corretta distribuzione dei carichi masticatori
Fresate apicali reciprocanti facilitano l’inserimento, decomprimono il coagulo e consentono il riorientamento
Morfologia coronale ottimizzata,
per semplificare la fase di inserimento
PRAMA POWER
PRAMA POWER
Morfologia cilindrica per una maggiore
superficie di contatto osso-impianto
lungo tutto il corpo implantare.
Spira DUAL TASK per aumentare la superficie di contatto osso-impianto
Morfologia root form con spira larga eccellente stabilità primaria anche negli alveoli post estrattivi
Morfologia coronale ottimizzata, per semplificare la fase di inserimento
PRAMA RF SL POWER
PRAMA RF SL POWER
Morfologia root form con spira larga,
per una stabilità ottimale
nei protocolli post-estrattivi